martedì 10 novembre 2009

L'anima delle cose.

Interrogandomi sulla natura spesso superflua degli oggetti, sovente mi viene da pensare al ruolo e al vero valore che questi possano comunicare per se stessi e gli altri.
Tralasciando gli “status symbol” che ricoprono un antico e tribale istinto, vorrei parlare di manufatti che vadano oltre al mero aspetto estetico.
Va da se che ricevere un regalo di un oggetto...diciamo banale, seriale , “senz'anima”, automaticamente viene sdoganato dal valore emotivo acquisito ( se c'è) che lo lega.
Senza dire altre ovvietà, recentemente mi è capitato di ricevere una commissione molto particolare da un mio amico ricco di personalità e carisma: ho cercato di far riflettere in un anello, oltre al suo gusto personale, anche un significato simbolico imperniato sul suo stile di vita.
Essendo un pezzo unico, non ho lesinato in volumi e spessori per concentrarmi unicamente
nell'equilibrio delle forme.
Oltre all'ispirazione di un “ex voto”, i vari particolari del pezzo hanno l'allegoria caratterizzante degli oggetti in stile barocco, il tutto reinterpretato in chiave moderna e adattato alla persona che lo indosserà.






Il tema centrale è il cuore trafitto da un pugnale, simbolicamente ho voluto rappresentare il sacrificio per le proprie passioni.
Il motivo barocco sulla sinistra è rivisitato con delle spine, in questo caso vogliono rappresentare le difficoltà che nel nostro percorso umano incontriamo quotidianamente.







Il putto sulla destra che sfiora leggermente il cuore, fa' da contrapposizione gioiosa e gratificante a tutto ciò, definendo esteticamente lo stile barocco a cui l’anello si ispira.






Ecco...un modo per non indossare le solite cose.
Oggi come oggi, ci sono al mondo tanti artigiani, piccole attività di eccellenza che fanno con profonda passione il proprio lavoro domandando ora per i propri servizi meno di quello che fanno per i prodotti seriali.
Ma una giungla fitta di monopolio mediatico griffato le sommerge.....scusate se uso questo mezzo per lanciare un sassolino oltre le liane...ma il web vuol dire LIBERTA'.

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